Progetto Giasone

Il progetto GIASONE (Gestione, Innovazione, Ambiente, Sostenibilità e Novità Ecologiche nell’industria conciaria), finanziato dal Fondo Europeo di Sviluppo Regionale POR Campania FESR 2014-2020, ha per obiettivo una innovazione di prodotto, tendente alla riduzione dell’utilizzo del cromo e dei metalli nel processo di concia delle pelli.

Il progetto GIASONE è proposto da un partenariato composto dalla società propoente Conceria Vignola S.r.l. e Eng4Life S.r.l., e si avvarrà della consulenza scientifica del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell’Università degli Studi di Salerno.

GLI OBIETTIVI

Il fabbisogno da soddisfare e`la riduzione dell’uso di cromo e altri metalli da parte dell’industria conciaria, con l’obiettivo di rendere più sostenibile e meno impattante per l’ambiente il processo produttivo, senza eccessiva diminuzione di qualità dei prodotti finiti.

L’obiettivo primario del progetto è la sostituzione del cromo con altre molecole ad effetto conciante, capaci cioè di reticolare il collagene (principale componente delle pelli animali), riducendone la putrescibilità e conferendo al prodotto finito buone proprietà meccaniche e di barriera.

La concia al cromo consente l’ottenimento di questi risultati, ma a spese di un notevole impatto ambientale, dato che per la natura intrinseca del processo è necessario utilizzare larghi eccessi dell’elemento conciante, eccessi che vanno poi rimossi utilizzando abbondante acqua di lavaggio, realizzando due effetti ad alto impatto: un elevato consumo di acqua e un rilevante rilascio di cromo nell’ambiente.

La soluzione proposta consiste nella produzione, mediante una tecnologia innovativa sviluppata a cura del DIIn-UniSA e di Eng4Life Srl, di nanoparticelle di conciante di origine vegetale (tannini) oppure altri reticolanti ottenuti, comunque, mediante vie sintetiche green.

Le nanoparticelle rendono i tannini (già in uso da molto tempo nell’industria conciaria, ma con risultati qualitativi inferiore alla concia al cromo, principalmente per motivi legati alla disponibilità dei tannini stessi) capaci di diffondere nella matrice della pelle ed esplicitare in loco l’azione legante, migliorando il risultato finale del processo, in termini sia di caratteristiche sensoriali (estetica, tocco), che di stabilità (resistenza alla putrefazione), che meccaniche.

Non è trascurabile il fatto che i tannini potrebbero essere derivanti dal riciclaggio degli scarti dell’industria agroalimentare (ad esempio dai trattamenti delle castagne e/o delle nocciole), realizzando di fatto un esempio di economia circolare. Costo complessivo del progetto: 629.220,50 € di cui pertinenza di Conceria Vignola srl: 497.258,00 € Contributo finanziario: 415.869,90 € di cui pertinenza di Conceria Vignola srl: 326.135,40 € .

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